Single Traveller
Report Single Traveller 2018: trainato dai single il comparto dei viaggi.
Il turismo per single continuerà a dimostrare grandi opportunità di sviluppo. Il «Report Single Traveller 2018» mette in evidenza per quest’anno un tasso di crescita del 22% per i viaggi dei single, soprattutto grazie ai «viaggi avventurosi» come quelli in Kenya con il Safari Africano allo Tsavo e l’indimenticabile spiaggia di Watamu, in Thailandia con le sue spiagge paradisiache, in Brasile -soprattutto a Rio de Janeiro- e quelli alle Bahamas ed alle Antille.
Poi ancora per i successivi 8 anni vi sarà una crescita annua del 9%. Insomma secondo le previsioni del Report il numero dei viaggi dei single nel 2024 sarà esattamente il doppio rispetto a quello del 2017 e -con un tasso di crescita stimato prudentemente al 9% annuo costante- nel 2026 i single viaggeranno 2,4 volte in più rispetto al 2017.
Considerando i viaggi a partire dalle motivazioni dei viaggiatori, il «Report Single Traveller 2018» ha messo inoltre in evidenza che a trainare la crescita sono i «viaggi avventurosi» (20%), i «viaggi istintivi» (15%) ed i «viaggi edonistici» (14%).
Ma non tutti i viaggi sono in crescita. Ad andare bene anche i «viaggi relax» (12%) ed i «viaggi social-glamour» (10%) e si difendono quelli «seriali» (9%) e quelli «sportivi» (7%).
Una volta molto richiesti, vanno invece peggio i «viaggi culturali» (3%), quelli all’insegna del «comfort» (4%) e quelli «razionali» (6%).
Ecco il ranking 2018 con i dettagli delle 10 «tribù di viaggiatori».
Al primo posto si classifica la «tribù degli avventurosi» che costituisce il 20% del totale, caratterizzata da viaggiatori che prediligono i luoghi esotici e la natura, che sono alla ricerca di destinazioni sempre nuove e che amano esplorare a fondo i luoghi in cui si trovano. Al secondo posto la «tribù degli istintivi» (15%), caratterizzata da viaggiatori che prenotano suggestionati da foto, libri e racconti ma prendono le loro decisioni d’istinto ed in totale autonomia. Al terzo posto la «tribù degli edonisti» (14%), caratterizzata da viaggiatori che si mettono in viaggio per il puro piacere del viaggio, alla ricerca di nuove occasioni di svago e di divertimento.
Segue quarta nella classifica con il 12% delle preferenze la «tribù del relax», formata da coloro che pensano soprattutto a rilassarsi e ad allontanarsi dallo stress della vita quotidiana e che preferiscono trascorrere i fine settimana alle terme e le vacanze in una tranquilla località di mare. Quinta con il 10% è invece la «tribù dei social-glamour», che predilige luoghi scenografici da poter condividere sui social network: per avere da un viaggio la massima gratificazione questi viaggiatori vogliono essere visti dagli altri. E sesta con il 9% la «tribù dei serial-traveller», che nutre un desiderio così forte di organizzare viaggi da incentrare l’intera esperienza di viaggio intorno a questo aspetto: questi viaggiatori organizzano almeno un viaggio ogni due mesi.
Poi ancora seguono nel ranking la «tribù degli sportivi» (7%), caratterizzata da viaggiatori che non vogliono rinunciare all’attività fisica nemmeno quando sono in vacanze e che spesso pianificano i loro viaggi proprio per dedicarsi al loro sport preferito; la «tribù dei razionali» (6%) che adotta un approccio rigoroso e che prenota solo dopo aver monitorato e confrontato le offerte più vantaggiose; e la «tribù del comfort» (4%) formata da viaggiatori che prediligono esperienze di viaggio lussuose per coccolarsi e nel contempo provare qualcosa di nuovo.
Chiude infine la classifica, al decimo posto, la «tribù della cultura» (3%), le cui preferenze vanno alle città d’arte ed ai musei. I viaggiatori culturali viaggiano anche solo per andare a visitare delle mostre, amano l’arte e viaggiano spesso verso le capitali europee per scoprire le loro caratteristiche ed i loro gioielli architettonici.
La tendenza che si sta affermando nel 2018 è tuttavia quella dei viaggi combinati, come ad esempio New York e Riviera Maya oppure Singapore e Bali o anche Vietnam insieme ad altre mete, che stanno spopolando e che permettono la fusione di tribù eterogenee di viaggiatori per un’esperienza sempre più completa ed autentica all’interno della quale le diverse tribù si fondono in un’unica tribù, dando vita a spazi e momenti di crescita e condivisione.