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Con l’8% del totale europeo delle Non Performing Exposures (NPE), pari ad un valore di 70 su 870 miliardi di euro, il nostro Paese è quello più promettente di tutti, anche perché -secondo i dati raccolti da Creopay (www.creopay.cloud)- il cittadino italiano nel 95% dei casi vorrebbe pagare, ma a causa della mancanza di giuste soluzioni non è in grado di farlo. (Nella foto Giorgio Mottironi, co-fondatore e cso strategy officer di Creopay).
Quanto vale il mercato italiano dei debiti insoluti? Le «non performing exposures», secondo gli analisti di Creopay, valgono in Europa 870 miliardi di euro ed in questo contesto l’Italia rappresenta il primo mercato, aggiudicandosi l’8% del totale delle NPE, pari ad un valore di 70 miliardi di euro.
Putroppo, nonostante la grande dimensione del mercato italiano, fino ad oggi la percentuale di recupero è appena del 12% a fronte di costi del 10%. Un danno sì per le aziende creditrici, ma anche e soprattutto per i cittadini che nella stragrande maggioranza dei casi vorrebbero pagare ma non trovano gli strumenti giusti perché fino ad oggi sono mancate soluzioni customer-centric in grado di adattarsi alla singola complessità.
Creopay rappresenta così un vantaggio più che per le aziende anche e soprattutto per le persone comuni che potranno così essere aiutate ad adempiere, evitare interruzioni di servizi, non incorrere in pagamenti di more ed interessi, evitare le segnalazioni nelle centrali rischi, avere addirittura uno scoring indipendente ed affidabile, avere un maggior accesso al credito, insomma potere aumentare notevolmente la propria qualità di vita.
Ad ideare questo nuovo sistema «customer-centric» è Creopay (www.creopay.cloud), una newco fondata da Antonello Fontanelli, avvocato specializzato nella gestione del recupero dei crediti, in partnership con Afone Participations (www.afoneparticipations.com), operatore di telecomunicazioni e pagamenti elettronici quotato alla Borsa di Parigi ed iscritto in Italia come istituto di pagamento con codice ABI 36071.
Il processo attuale di collection è troppo frammentato e farraginoso ed è la conseguenza di una visione della gestione dei comportamenti del cliente basata sul concetto del senso di colpa. «Il nuovo sistema consentirà invece di recuperare il 95% dei debiti e di migliorare nel contempo la qualità di vita dei consumatori e degli utenti» puntualizza Giorgio Mottironi, co-fondatore e cso strategy officer di Creopay.
Come definire sinteticamente la nuova piattaforma? «Creopay è uno strumento fintech brevettato basato su un’applicazione intelligente su cloud che ti darà la possibilità immediata di fornire ai tuoi clienti un’alternativa al pagamento quando la fonte basata su contratto non funziona o allegare una soluzione di pagamento immediata alla tua fattura servizi/prodotti» sintetizza l’avvocato Fontanelli.