05/11/2021
ATTUALITÀ
di Redazione
Si parte con un parco agrivoltaico da 9,7 MW nella Contrada Landolina a Scicli (Ragusa), la cui costruzione inizierà a novembre. «Ecco concretizzarsi la possibilità di condividere con i cittadini la proprietà degli impianti, destinando parte dell’energia prodotta al consumo locale» evidenziano i responsabili di Ener2Crowd.
«È ormai inderogabile in Sicilia una transizione energetica sostenibile che lasci ricchezza sul territorio ed includa le persone» sottolineano gli esperti di Ener2Crowd, la prima piattaforma italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico, alla luce degli ultimi sconvolgimenti meteorologici che hanno interessato la Sicilia.
E proprio in Sicilia,
Ener2Crowd ha realizzato per
Falck Renewables —alla url
ColtiviamoEnergia.it— una
piattaforma “white label” che permette ai cittadini siciliani di beneficiare di un investimento redditizio, sostenibile e sicuro.
Il
progetto di inclusione e condivisione dei benefici economici con i cittadini è stato battezzato “
Coltiviamo Energia” (
www.coltiviamoenergia.it) e lanciato questo mese con il primo progetto di raccolta dedicato alla comunità di
Scicli (Ragusa) ed alla
Regione Sicilia.
Ma non è il primo progetto di questo tipo.
Ener2Crowd già ha realizzato numerosi progetti di crowdfunding che hanno coinvolto comunità locali, garantendo ad esse un tasso di rendimento maggiorato. Continuano così i successi per la società guidata da
Niccolò Sovico,
ceo, ideatore e co-fondatore di
Ener2Crowd.com, che nel 2020 era stato scelto da
Forbes come uno dei 100 talenti del futuro
under-30.
«Ora vogliamo consolidare la nostra posizione di leadership sul mercato italiano e non solo come luogo dove far giungere in modo diretto e trasparente “ossigeno finanziario” a favore della transizione sostenibile delle PMI ma anche per consolidarsi come partner tecnologico strategico per le grandi utilities che vogliono coinvolgere i territori e creare le prime comunità energetiche carbon neutral» – commenta Niccolò Sovico.
Come evolverà il mercato? « Andrà ancora alla grande il business lending crowdfunding, con 561 milioni di euro di raccolta totale ed un peso pari l’
84% del valore totale raggiunto dal mercato. Il dato si basa sulle previsioni del Politecnico di Milano per il periodo giugno 2021/maggio 2022 che evidenziano una raccolta su base annua in crescita del +81% rispetto all’
analogo periodo precedente» risponde
Giorgio Mottironi,
cso e co-fondatore di Ener2Crowd nonché
chief analyst del
GreenVestingForum.it, il forum della finanza alternativa verde.
Quale piattaforma motore della “transizione energetica democratica”, Ener2Crowd ha fatto ora un passo in più deliberando un aumento di capitale che consentirà all’impresa di lanciare i primi green mini-bond. Senza contare l’impegno profuso dalla piattaforma in ambito Superbonus 110%.
«In soli 20 minuti siamo riusciti a finanziare i 130 mila euro che serviranno alla società Solar Cash per avviare la riqualificazione energetica di 5 unità immobiliari passando da classe energetica F a classe B, tramite la sostituzione delle caldaie a metano con caldaie a condensazione, l’installazione di pannelli fotovoltaici con accumulo e l’installazione di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. Il credito verrà poi ceduto ad uno tra i tre istituti finanziari, Poste Italiane, Banca Ifis o Banca di Credito Cooperativo con le quali Solar Cash lavora» puntualizzano i responsabili di Ener2Crowd.
«La nostra comunità sta dando una grande testimonianza di quanto sia avvincente e remunerativo partecipare alla costruzione di un futuro migliore. Certo ci sono degli ottimi rendimenti, ma come ci ricordano anche i nostri investitori, non si tratta solo di quello. In ballo c’è l’eredità che lasceremo alle prossime generazioni» spiega Niccolò Sovico.
«Ancora una volta il tema della costruzione di dimensioni abitative caratterizzate da una migliore qualità per chi ci vive ma anche per l’ambiente in cui sono inserite si è dimostrato essere di primaria importanza per le persone. Come si domanda Alec Ross nel suo ultimo libro, che senso avrebbe avere una bellissima casa in un ambiente disastrato?» Conclude Giorgio Mottironi.
IL PROGETTO “COLTIVIAMO ENERGIA”.
«La realizzazione di questi impianti aiuta il percorso di decarbonizzazione della produzione di energia. Con queste iniziative, per le comunità locali c’è l’
opportunità di conseguire anche un beneficio finanziario diretto e una maggiore responsabilità sociale» spiega
Giorgio Mottironi, cso e co-fondatore di Ener2Crowd nonché chief analyst del
GreenVestingForum.it, il forum della finanza alternativa verde.
La possibilità di condividere con i cittadini e con l’ente locale la proprietà degli impianti, destinando parte dell’energia prodotta al consumo locale, dà dei maggiori benefici e consente di coinvolgere l’intera comunità locale, compresi coloro che non possono permettersi neanche i 100 euro della pur bassa quota minima di accesso alle iniziative.
Il
progetto di inclusione e condivisione dei benefici economici con i cittadini è stato battezzato “
Coltiviamo Energia” (
www.coltiviamoenergia.it) e lanciato questo mese con il primo progetto di raccolta dedicato alla comunità di
Scicli (Ragusa) ed alla
Regione Sicilia.
L’impianto di Falck Renewables da 9,7 MWp è ubicato nel comune di Scicli, in provincia di Ragusa, su un terreno di circa 22 ettari, di cui 5 interamente dedicati alla piantumazione di alberi. La “producibilità” è di 20 mila MWh/anno, come il fabbisogno di oltre 5 mila famiglie.
La campagna, che mira a una raccolta massima di 300 mila euro, è riservata ai residenti del comune di Scicli, il cui investimento è remunerato con un tasso di interesse del 5%, e a quelli della Sicilia, con un tasso del 4%.
Quello installato sarà un sistema agrivoltaico innovativo, costituito da pannelli fotovoltaici orientabili, con una resa di 2 mila MWh/MWp. I pannelli ruoteranno su un asse disposto a circa 2 metri dal suolo per permettere una migliore ricezione del sole da est a ovest.
Quando i pannelli si troveranno tutti orientati a est o a ovest, lo spigolo superiore dei moduli arriverà a circa 4,5 metri dal suolo. E questa disposizione renderà possibile la coltivazione, non consumando suolo ma valorizzandolo attraverso il recupero di colture abbandonate, selezionate insieme all’Università di Catania, che poi saranno affidate a soggetti quali cooperative, dando nuova opportunità di lavoro per il territorio.
Per una schermatura visiva completa, si prevede la realizzazione di una fascia arborea perimetrale profonda 10 metri, con mandorli, carrubi e ulivi.
Nell’ambito delle più consuete compensazioni, il progetto prevede inoltre la costituzione di un fondo annuale a beneficio del territorio circostante, rinnovato per tutta la vita dell’impianto, e il finanziamento di un programma annuale per l’accesso a progetti di sostegno per la formazione professionale degli studenti residenti nel comune di Scicli nell’ambito delle tecnologie rinnovabili e della sostenibilità.